Vi ricordate quando da bambini non vedevate l’ora di disegnare e come eravate felici quando vi regalavano un album da colorare?
Crescendo, ovviamente, si fanno altre cose, si sposta la propria attenzione su altre attività, più “idonee” agli adulti. Ma chi l’ha detto? Chi ha deciso quali sono le cose da fare da piccoli e quali le cose da fare da grandi? Personalmente questa distinzione non l’ho mai fatta, ho sempre continuato a fare le cose che mi rilassavano e che mi davano, anche per pochi minuti, gioia, e tra queste, colorare.
Si, avete letto bene: colorare.
Cosa? Anche gli album che vendono in edicola; si, proprio quelle con i personaggi dell’ultimo cartone della Disney. Ho sempre difeso questo mio piccolo “antistress”, anche quando i miei amici mi guardavano in modo strano e non riuscivano a capirmi (veramente anche ora..) ma non gli ho mai dato importanza.
La maggior parte di noi ha un hobby, un’attività che pratica per svagarsi; c’è chi fa giardinaggio, chi gioca a calcetto, chi fa lavori a maglia, e chi si dedica all’arte: dipingere, lavorare la creta, disegnare e… colorare. Che differenza c’è tra colorare una tela o un libro per bambini? Nessuna. Anzi, no.. Una c’è.. E’ che ci sentiamo stupidi, infantili; o, meglio, gli altri ci fanno sentire così.
Eppure è scientificamente provato che colorare fa rilassare e fa divagare e diverse ricerche hanno dimostrato che colorare fa ridurre lo stress e suscita una sensazione di calma. Quando coloriamo siamo concentrati solo sulle figure, su come abbinare i colori, sullo stare attenti a non andare fuori dai bordi, e durante quei pochi minuti lasciamo fuori i nostri problemi e le nostre preoccupazioni.
Quando coloriamo riusciamo anche a capire meglio le nostre emozioni e il nostro umore: dai colori che usiamo, infatti, si può capire molto del nostro vissuto interiore in quel momento. Per accorgersene basta provare a colorare uno stesso disegno in due momenti diversi: uno quando ci si sente sereni e un altro quando ci si sente arrabbiati o tristi e poi confrontarli tra loro.
Quando coloriamo, inoltre, si attivano varie aree del nostro cervello, sia l’emisfero sinistro che quello destro; lavorano contemporaneamente la logica, la creatività e l’immaginazione.
Ormai in molti Paesi, inclusa l’Italia, sono stati pubblicati degli album da colorare destinati agli adulti, i cosiddetti colouring books (come li chiamano gli inglesi) e se fate un giro in edicola ve ne accorgerete. In alcuni paesi europei alcuni di questi sono diventati dei veri e propri best sellers; in particolare, va di moda colorare i mandala (disegni circolari con vari motivi geometrici) e molti di questi si possono scaricare e stampare anche da internet.
Ovviamente, affinché colorare abbia l’effetto sperato, si deve stare tranquilli in un luogo senza confusione e chi lo desidera, può farlo anche ascoltando la sua musica preferita.
Vi invito a provare, magari iniziando a colorare insieme a vostro figlio o nipote, e poi potete continuare da soli. Forse qualcuno si sentirà sciocco, altri lo troveranno noioso, ma altri potranno scoprire una nuova tecnica antistress!
Ora vi saluto.. Scusate, ma mi è venuta voglia di prendere i colori in mano…
Lorenza Fiorilli