Dopo colazione mi dicevi di aspettare all’ingresso, mentre ti recavi in bagno per farti la barba con il rasoio elettrico.
Fuori il sole era già alto ed annunciava con gioia che, sì, ci era stato concesso un altro giorno da trascorrere insieme.
Era diventato il rituale delle nostre mattine: io preparavo la borsa con i piccoli attrezzi e poi, l’uno sottobraccio all’altra, uscivamo dalla casa e ci facevamo cullare da quei tiepidi raggi di sole che si posavano sul limone come sul nespolo, sul susino come sul petto d’angelo, e ci spronavano ad andare avanti e a pensare al futuro, un futuro che mi avrebbe visto da sola, senza di te al mio fianco.
E arrivò così anche il momento di mettere a dimora nell’orto le piantine di pomodoro che avevo acquistato dietro tua richiesta: le poggiammo sulla panchina, ti mettesti a controllarne una ad una mentre io, armata di vanga, cominciai a rovesciare le zolle che rotolavano le une sulle altre.
Fu un mattino indimenticabile, quello, nonostante la tua malattia ti avesse costretto ad essere solo uno spettatore di quei lavori nell’orto che da decenni facevi solo tu, eppure ti eri rilassato molto e più volte avevi chiuso gli occhi, volgendo il tuo viso verso il sole che riuscì a regalarti un po’ di colorito. Tu eri sempre abbronzato, ricordi? Era il sole della campagna a donarti quel viso aperto e schietto, con le guance rosse ancora sode, nonostante gli anni. Ci misi un po’ a capire come andavano sistemate le piantine nelle buche che avevo praticato nel terreno: qualcuna era troppo piccola, incapace dunque di ospitarle, altre erano troppo grandi. Una volta seguite le tue istruzioni, però, divenni impareggiabile nel capire quale fosse la profondità giusta, quanta acqua bisognava utilizzare, a quale distanza sistemarle le une dalle altre.
Riuscimmo a metterne a dimora circa cento e ci chiedemmo cosa avremmo piantato nell’altro fazzoletto di terra rimasto libero. Era giovedì quel giorno, lo ricordo bene ed ogni giovedì si tiene il mercato settimanale, allora tu entrasti in casa a prendere i soldi. Uscito in giardino mentre ero rimasta lì ad aspettarti, mi dicesti che potevo comprare le piantine che volevo, questa volta avrei deciso io.