“Seguivo già su Instagram due modelle curvy: l’americana Ashley Graham e l’italiana Laura Brioschi. Un giorno, data la mia corporatura, ho deciso di partecipare ad un casting per modelle curvy, e così, ho inviato le tre foto richieste: una in primo piano, le altre a mezzobusto e a figura intera. Speravo tanto di poter superare la selezione, ma non credevo di poter arrivare sino a Milano”.
Invece Mariangela De Lucia, ragazza di 23 anni, residente a Nettuno (RM), a Piazza Duomo ha realizzato il suo sogno…che poi è un sogno nato da lontano, da quel giorno in cui: “Per difendere una mia compagna di classe delle Superiori da un bullo, ne sono diventata la vittima prescelta. Ho trascorso anni molto difficili, durante i quali ho pensato persino di lasciare gli studi pur di sfuggire a quel bullo che mi faceva costantemente pesare il fatto di non essere magra”.
A Milano, su 1000 ragazze di tutta Europa che avevano presentato la propria candidatura, ne sono arrivate in 120, pronte a rimanere in costume nero a due pezzi a Piazza Duomo, in un flash mob per dire che, al di fuori della cerchia dell’omologazione, ci sono giovani donne che vogliono affermare la propria identità.
Per Mariangela l’ esperienza di Milano si è intrecciata con un momento particolare della sua vita: “Ho scoperto, casualmente, di avere un problema alla tiroide. Tra visite, aghi aspirati e un intervento chirurgico, mi sono trovata, poi, con una cicatrice ben visibile alla base del collo e questo a poche settimane dalla mia partecipazione all’incontro di Milano. Ma questa cicatrice mi ha dato forza e non ho voluto nasconderla. Arrivare a Milano, per me, è stata dunque una vittoria doppia”.
Le 120 ragazze che hanno partecipato all’evento, dopo essersi ritrovate a Spazio Cairoli, dove si sono tenuti i servizi fotografici e svolti gli incontri con i giornalisti, hanno camminato a piedi sino a Piazza Duomo, coperte da un cappotto che hanno tolto via, una volta giunte a destinazione.
Cosa ha provato Mariangela in quel momento, ce lo dice lei stessa “Un’esplosione di energia positiva, un senso di liberazione che mi ha fatto dire “finalmente”…finalmente ce l’ho fatta”.
E nell’istante stesso in cui il cappotto è caduto, Mariangela si è sentita pervasa :” Da un senso di rivincita personale, non solo contro il bullo, ma anche contro chi vuole forzare l’idea che se non si è magre e standardizzate non si può essere libere, né felici.”
In molti si sono fermati ad ammirare queste 120 ragazze, scattando foto e apprezzando il loro coraggio e la loro determinazione.
Ora Mariangela sta continuando a lottare, monitorando il suo stato di salute, ma oggi è più forte e persino impaziente di partecipare nuovamente ai prossimi cast di modelle curvy: “Ho smesso di omologarmi alle altre ragazze magre. Certo, quando mi sono visto in foto, non ho potuto fare a meno di notare la mia cellulite e qualche rotolino sui fianchi, ma sono io, io con la mia forza, la mia energia che mi dà la giusta carica per andare avanti e continuare ad essere me stessa, solo me stessa”.
Alessandra Fiorilli