La resilienza: una capacità essenziale per superare le avversità della vita  

 

Sempre più spesso si sente nominare nei servizi giornalistici, in televisione o in radio il termine resilienza; ma cosa si intende con esso? E perché è così importante nella vita?

La psicologia ha preso “in prestito” questo concetto dalla fisica, con il quale si indica la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi e di riacquistare un assetto più possibile simile a quello originario.

Come un pezzo di metallo può subire degli urti e ritrovare una nuova forma, anche gli esseri umani hanno in sé la capacità di fronteggiare e superare un evento traumatico od un forte stress. Ognuno di noi, chi più chi meno, ha dovuto fare i conti, nella vita, con un evento negativo: un lutto, una malattia improvvisa, la fine traumatica di una relazione amorosa, un tradimento da parte di una persona di cui ci fidavamo, un evento traumatico ed improvviso come un terremoto.

Una fotografia altamente simbolica: le increspature della vita dalla quali non dobbiamo mai farci travolgere e la bandiera che fluttua con il vento, non opponendosi ad esso…(Foto di Lorenza Fiorilli)

Quando l’essere umano si trova ad affrontare queste circostanze, le prime sensazioni sono impotenza, dolore, sconcerto, delusione, rabbia, frustrazione; alcuni si fanno abbattere da queste emozioni negative, altri no. Da cosa dipende ciò? Dal fatto di avere o no una personalità resiliente: ovvero, non solo di possedere la capacità di riuscire ad accettare e superare gli eventi negativi che la vita ci pone davanti, ma anche, e soprattutto, di vederli non come una sconfitta, non come una perdita di qualcosa o qualcuno, ma come una nuova opportunità da cui scoprire lati di noi che non sapevamo di avere, dalla quale rialzarsi e rinascere più forti di prima, dalla quale organizzare in maniera diversa la nostra quotidianità.

Non è semplice, e neanche immediato tutto ciò, ma come ha affermato lo psicologo statunitense George Bonanno : “Il genere umano è portato naturalmente alla resilienza”.

è essenziale, dopo una circostanza negativa o traumatica, non percepire noi stessi come vittime, non cadere nella trappola dell’autocommiserazione, non rassegnarsi con passività al corso degli eventi.

Ovviamente, ogni persona ha un proprio vissuto, ha un backgound culturale e sociale che può facilitare il mettere in atto un comportamento resiliente; ma ci sono alcuni fattori e risorse personali che possono contribuire a tutto ciò. Tra questi avere una rete sociale e affettiva di supporto, accettare i cambiamenti come parte della vita stessa, guardare agli eventi da un’altra prospettiva, perseguire sempre i propri obiettivi, nutrire l’autostima, prendersi cura di se stessi.

 

Non si può impedire agli eventi negativi di accadere, lo vorremmo tutti, ma la vita non va così: essa è piena di imprevisti, di sorprese, ma soprattutto di cambiamenti, che fanno parte della natura stessa:  come un albero non ha lo stesso aspetto in autunno e in primavera, il mare non ha lo stesso colore in Agosto o in Febbraio, il piumaggio degli animali muta al cambiare delle condizioni climatiche, noi non siamo le stesse persone di qualche anno o mese fa, e non saremo, tra qualche mese o anno, le stesse  persone che siamo oggi.

Facciamo in modo che gli urti che subiamo non ci spezzino, ma ci plasmino in una nuova forma.

Dottoressa Lorenza Fiorilli, Psicologa

 

 

 

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Lorenza Fiorilli

Lorenza Fiorilli si laurea nel 2004 in Psicologia presso l’Università di Roma "La Sapienza" e supera l’Esame di Stato che le consente l’iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi del Lazio. Le altre sue passioni sono gli animali e la fotografia, è infatti socia della LAV (Lega AntiVivisezione) ed ha curato il reportage di scatti che hanno corredato il libro “Dalle vette innevate alle profondità marine: l’Arma dei Carabinieri nei quattro elementi naturali” scritto dalla sorella Alessandra Fiorilli in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma. Nel 2008 apre, insieme alla sorella, il Centro di Tutoring Scolastico e Professionale “Atena” e diventa Segretario dell’Associazione Culturale “Araba Fenice” fondata da Alessandra. Ha preso parte a tutte le rassegne teatrali della suddetta associazione e ha curato la prefazione di due raccolte di storie per bambini “I racconti di Mila e Pila” e “Mila e Pila e le lettere dell’Alfabeto” di cui la sorella è autrice. Il ricavato delle vendite dei due libri è andato in beneficenza all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma .Ha curato una rubrica di psicologia per il periodico “BCC Nettuno Informa” dal 2009 al 2017. Nell'ottobre 2018 ha conseguito il Master annuale in Psicologia Scolastica presso l'Istituto Galton, Ente Accreditato dal MIUR e che opera nel campo dell'editoria, della formazione e della ricerca scientifica su tematiche inerenti la psicologia e le neuroscienze. Nel febbraio 2019, sempre presso l'Istituto Galton, ha conseguito il titolo di Tutor DSA, dopo aver frequentato con profitto il corso e averne superato l'esame finale.

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