L’Alfabeto dei Ricordi- Lettera F

Oggi la protagonista del nostro “Alfabeto dei Ricordi” è la F: F come FAMIGLIA.

Ci fu un tempo in cui la famiglia aveva il gradevolissimo odore di quelle pizze e di quelle torte impastate dalla mamma o dalla nonna e che sapevano di buono, di caldi abbracci, di attesa…

Ci fu un tempo in cui la famiglia avevo il gusto del pranzo domenicale e di quel sugo nel quale cercavamo sempre di intingere un pezzetto di pane…

Ci fu un tempo in cui i papà, la domenica pomeriggio, portavano con sé le radioline e le tenevano attaccate all’orecchio per ascoltare i collegamenti dai vari stadi di calcio.

Ci fu un tempo in cui la famiglia aveva i colori dei plaid che i nonni mettevano sulle ginocchia.

Ci fu un tempo in cui la famiglia era sinonimo dell’unico televisore domestico, anche se il più straordinario spettacolo non lo si vedeva nello schermo, ma era quella mamma ancora indaffarata, nonostante l’ora tarda, era quel papà in pantofole e quei figli che preferivano sistemarsi sul tappeto del soggiorno di una casa che strabordava di amore…

L’Alfabeto dei Ricordi-Lettera E

Continuiamo, carissimi amici, a ripercorre insieme il nostro “Alfabeto dei Ricordi”…siamo giunti alla E: E come “L’EDERA”,  canzone d’amore cantata da Nilla Pizzi con Tonina Torrelli al Festival di Sanremo del 1958, anno del trionfo di “Nel blu dipinto di blu”, interpretata magistralmente  da Domenico Modugno insieme a Dorelli. La canzone “L’edera” si classificò al secondo posto con i suoi 41 voti, ma pur se quell’anno non riuscì a competere con la forza travolgente della novità rappresentata da Modugno, la melodia cantata dalla Pizzi divenne il simbolo di un amore forte, viscerale, di un amore totale verso l’altro, verso l’altro del quale non si può più fare a meno. Di seguito, una delle strofe più famose: “Son qui tra le tue braccia ancor avvinta come l’edera, sono qui respiro il tuo respiro son l’edera legata al tuo cuore” …una dichiarazione più chiara di questa non credo possa esistere…