“Ma sapete che ore sono è? Le tre del mattino e voi due che fate, eh, vi mettete a litigare?” dissi io un po’ alterata.
“Ma vede non è colpa mia, io stavo buono buono nel camino, dove mi ripone sempre dopo avermi utilizzato in cucina quando questa pentola a pressione nuova di zecca mi ha detto che avevo i giorni contati e che non avrei più avuto un futuro qui in questa casa, tanto ormai c’era lei!”, mi rispose il paiolo.
“Sai che non potrei mai fare a meno di te, caro paiolo ma è pur vero che alla mia età, è più comodo che il minestrone lo prepari questa nuova pentola a pressione che un fischio mi avverte che il pranzo è pronto. Non voglio far torto a nessuno, però dovete fare pace perché trascorrerete molto tempo assieme qui in cucina!” risposi io con un tono dolce e rassicurante.
“Allora non mi butterai via, grazie, grazie” disse il paiolo di rame mentre mi bagnò la mano di lacrime.
“Scusatemi tutte e due, che deve andare via sono solo io”, rispose la pentola a pressione completamente avvilita.
“Ho detto quelle parole al vecchio paiolo perché l’ho vista, signora, come l’ha guardato e come l’ha riposto gentilmente nel camino quel giorno in cui sono entrato in questa casa. In quel preciso istante ho capito che non mi avrebbe mai amato come ama lui, allora io, per vendicarmi di ciò, ho detto al paiolo che prima o poi sarebbe andato a finire nella spazzatura!” continuò la pentola a pressione.
“E’ vero, voglio molto bene al paiolo di rame ma noi ci conosciamo da quasi mezzo secolo, tu non puoi immaginare quante volte è stato il nostro fedele compagno di tante cene, dei nostri giorni di festa, sono cose, queste, che nessuna novità potrà mai cancellare. Vedrai che mi affezionerò anche a te, pentola a pressione, se solo diventerai più buona e mi prometterai che non farai più piangere il fedele paiolo di rame. Vedi, lui è stato il compagno della mia gioventù, i momenti più belli in cucina li abbiamo trascorsi anche grazie al suo lavoro. Se tu vorrai, potrai diventare il bastone della mia vecchiaia. Sono anziana e delle volte non ho più tanta pazienza nel preparare le verdure o il minestrone che tanto mi piace. Vivo sola e stare davanti ai fornelli, sapendo di dover cucinare solo per me un po’ mi rattrista. Vuoi diventare mio amica?” le dissi
“Con grande piacere, signora”, rispose la pentola a pressione che si scusò anche con il paiolo di rame, il quale fu contento di aver trovato una nuova amica alla quale raccontare tutte le storie della nostra cucina. La pentola a pressione si ritenne fortunata ad aver trovato l’anziano paiolo, così saggio e così ricco di ricordi e di amore per il suo lavoro.”