Ma stamattina no, non sono a Chicago, ma sto dalla nonna e il mio palato non chiede altro di poter gustare quella fetta che la nonna ha messo nel piattino di porcellana decorato a mano.
Che sapore!
E che gioia poter fare colazione in compagnia della nonna, che mi guarda estasiata in silenzio.
“Mai nessuno ha mai apprezzato le mie torte come te, Ludovica. E mi manca tanto preparartele”, dice la nonna mentre un velo di tristezza le offusca lo sguardo.
Capisco che è venuto il momento da cancellare la nostalgia dei giorni passati e che non torneranno più, allora senza perdere nemmeno un istante, mi trasformo nella signora Pila.
“Signora Mila, sono proprio impaziente nel raccontarle ciò che mi è successo un po’ di tempo fa”.
“Signora Pila, la prego, inizi” risponde la nonna a tono.
“Allora, un pomeriggio, decisi di fare una bella camminata per il bosco. Era autunno, e in questa stagione dell’anno il bosco è bellissimo. Molti pensano che possa essere triste vedere le foglie degli alberi cadere, o i rami spogli, invece a me piace questo periodo dell’anno perché la natura si spoglia di ciò che è stato e si prepara per la nuova primavera. E poi i colori delle foglie che sono incantevoli: passano dal rosso carico all’arancione tenue, dal marroncino al giallo.
Adoro camminare e sentire il crepitio che le foglie secche producono sotto le mie scarpe. E poi mi piace giocare con i raggi del sole che s’insinuano nel bosco attraverso gli alberi che lentamente si stanno spogliando.