Ecco che decide di trasformarsi nella signora Mila, per spezzare questo filo di malinconia che sembra avvolgere questo primo dell’anno.
“Signora Pila, non può immaginare che cosa mi è successo qualche giorno fa, quando stavo cercando di accendere il camino”, mi dice la nonna, guardandomi negli occhi.
“Bene, mi trovavo davanti alla grande bocca del camino, pronta ad accendere il fuoco con i fogli di carta e i piccoli pezzetti di legna, quando, all’improvviso, sentii un vocione cavernoso lamentarsi.
“Basta, sono stanco, ho lavorato per tutti questi anni, senza avere in cambio mai neanche un semplice grazie. Oggi non faccio il mio dovere, oggi io non mi accendo”.
Capii dalle parole che a parlare era stato proprio il camino.
“Perché mi dici queste cose? Sono sempre stata molto brava con te! “ gli risposi.
“Brava sì ma non riconoscente: ho riscaldato, cucinato e nessuno mai si è soffermato a parlar bene di me, non ho mai ricevuto in cambio una parola di ringraziamento!” continuò il camino.
“Il mio ringraziamento non è fatto di parole ma di gesti. Volerti accendere tutti i giorni, durante l’inverno, significa che io ho bisogno di te, che mi piacere la tua compagnia.
Mi dispiace se hai frainteso il mio silenzio, ma questo era da interpretare come un modo per dirti grazie”, gli risposi con un tono di voce rassicurante.
“Hai ragione, ma ho bisogno di segni tangibili, concreti che mi diano la forza per continuare a svolgere il mio lavoro”, disse il camino.