La Pigna di tarallo: la sua storia e il suo significato simbolico

Tipica della città di Caserta e della sua provincia, la Pigna di Tarallo è l’altro dolce simbolo, accanto alla Pastiera, della festività pasquale in terra campana.

Può essere considerata la sorella dell’altro immancabile protagonista della tavola di Pasqua, il tortano o casatiello: non  a caso, la Pigna è anche conosciuta con il nome di “casatiello dolce”.

Grande manualità ed esperienza, quella che viene richiesta per la preparazione della Pigna, il cui impasto dovrà essere senza grumi e soffice.

E’ un dolce che racchiude in sé una profonda simbologia, come quella che si cela dietro la durata richiesta per la lievitazione: 72 ore, proprio il tempo che va dalla morte di Gesù alla sua Resurrezione.

 Al suo interno nessuna farcitura, e questa sua peculiarità, sino alla prima metà del secolo scorso, significava avere la colazione garantita per i più piccoli almeno per una paio di settimane: con il passar dei giorni, il dolce, infatti,  induriva e questo lo rendeva ideale per inzupparne una fetta nel latte.

Quello che invece, migliorava, era l’aroma sprigionato: un misto di vanillina e di limone in grado di regalare al palato un trionfo di sapori.

Qualche curiosità sul nome:  sembra che derivi da “pignata”, un recipiente di coccio usato per la cottura dei fagioli, e la cui forma era proprio ricalcata da questo dolce pasquale.

Il secondo appellativo, “tarallo”, è legato, invece, alla consistenza, alquanto simile a quella  dei rustici pugliesi, che assume dopo qualche giorno dalla preparazione.

Solitamente è  ricoperto da una glassa bianca,  ma c’è chi lo preferisce senza glassatura per godere della vista delle “fresature”, ovvero  aperture che ricordano le crepe sui fianchi di un vulcano e che non sono delle imperfezioni, quanto piuttosto un effetto della crescita della Pigna stessa.

E con la storia di questo dolce tipico pasquale, la rivista EmozionAmici augura a tutti i suoi lettori una Serena Pasqua, nonostante il difficile periodo che stiamo vivendo.

Ce la faremo, distanti fisicamente ma vicinissimi nel cuore.

                                                                                   Alessandra Fiorilli

Sharing is caring!

Pubblicato da

Alessandra Fiorilli

Alessandra Fiorilli è il Direttore Responsabile, Proprietario ed Editore della rivista online "EmozionAmici" pubblicata anche sull'omonima pagina Facebook. Laureata in Scienze Politiche, Giornalista iscritta all'Albo dell'Ordine Nazionale, è anche Scrittrice (12 le opere pubblicate tra romanzi, raccolte di racconti e reportage), ed Autrice Teatrale iscritta alla S.I.A.E. (ha scritto e rappresentato 14 sue opere). Dal 2008 al 2017 ha rivestito la carica di Direttore Responsabile del periodico "BCC Nettuno Informa". Dal 2008 è titolare, insieme alla sorella, Psicologa, del Centro di Tutoring Scolastico e Professionale "Atena". Nello stesso anno fonda anche anche l'Associazione Culturale "Araba Fenice", rivestendone la carica di Presidente. Nel settembre 2018 ha superato l'esame del Corso in Teatroterapia organizzato dall'Artedo Srl, ente accreditato dal MIUR ed e specializzato nel campo delle Artiterapie. Nel Gennaio 2019 ha superato brillantemente il Corso di Formazione Tutor DSA organizzato dall'Istituto Galton, Ente accreditato dal MIUR e che opera nel campo dell'editoria, della formazione e della ricerca scientifica su tematiche inerenti la psicologia e le neuroscienze. Nel Febbraio 2019 ha superato il Corso di Formazione ADHD- Valutazione-Diagnosi-Trattamento organizzato dall'Istituto Galton. Sempre nel febbraio 2019 ha superato due Corsi di Formazione "Didattica Metacognitiva e strategie di studio" e "Le Intelligenze Multiple" presso il Centro Studi Erickson

Commenta

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: