Era questo che volevi insegnarci, coronavirus, o per chiamarti con il tuo nome proprio, Covid-19?
Volevi farci scoprire l’inutilità delle nostre superflue lamentele sugli obblighi, sempre gli stessi, della nostra vita quotidiana?
Volevi dirci che quello che appariva ai nostri occhi come la “solita routine”, era in realtà, VITA, da vivere e da condividere?
Volevi farci riflettere su come anche le azioni più banali, che compivamo quasi inavvertitamente, come sederci in macchina, andare a fare la spesa, vederci con gli amici per un caffè al bar o invitarli a casa per una cena, erano dei momenti preziosi, che avremmo rimpianto, un giorno non troppo lontano?
Volevi insegnarci il valore e la bellezza di un ABBRACCIO, di un BACIO sulla guancia, di una stretta di mano?
Volevi farci comprendere che non esiste nella vita la cosa scontata, ovvia, quasi banale, perché tutto ciò che riempie i nostri giorni, le nostre ore, ogni singolo attimo, è VITA da vivere e da assaporare?
Volevi forse vederci piangere per questa coltre di paura che sembra avvolgerci?
Volevi forse farci disperare al pensiero di quei momenti, preziosi, ma che non avevano giudicati tali, nell’istante stesso in cui li stavamo vivendo?
Volevi assistere alle nostre lacrime mentre sfogliamo gli album delle foto che ci ritraggono liberi?
Volevi ingabbiare le nostre CERTEZZE e frantumarle e renderle schegge impazzite?
Volevi farci fermare e mettere in pausa le nostre vite?
Ebbene, sì, lo hai fatto, hai fatto tutto questo, ci sei riuscito…e noi?
A noi altro non resta che imparare di nuovo a CAMMINARE: faremo come i bambini… prima avremo paura, saremo incerti, cadremo e piangeremo e in aiuto, come le braccia amorevoli di una mamma, verranno, in fila ordinata, tutte quelle cose che avevamo date per scontate, banali, ripetitive, quasi inutili se non persino, in alcuni casi, noiose.
E allora noi ci RIALZEREMO, con gli occhi ancora umidi di lacrime, ma ci rialzeremo e continueremo, anche se ancora con un’andatura incerta e poi piangeremo di nuovo, ma stavolta per la gioia: perché sopra di noi scorgeremo uno spiraglio di luce che ci abbaglierà…
Alessandra Fiorilli