Riprendiamo, carissimi amici, il nostro “Alfabeto dei Ricordi”: stasera ecco arrivare lei, la L, L come “La LONTANANZA”, canzone, questa, del 1970 cantata da un Domenico Modugno che seppe trasmettere, con il suo inconfondibile timbro e le sue eccelse capacità canore, tutto lo struggente messaggio d’amore di un uomo verso una donna che si stavano salutando forse per l’ultima volta, mentre il suono di una sirena stava riempiendo l’aria intorno. La canzone, che parte con il parlato per poi andare in crescendo con la musica, riesce a condensare il profondo significato di un amore non vissuto completamente, forse lasciato a metà, o forse non apprezzato abbastanza. Ma la vita è anche questo: la vita sono scelte, decisioni, percorsi che si iniziano e che poi si abbandonano, ragioni della razionalità che si scontrano con quelle del cuore. Non sempre si vive la favola del: “E vissero felici e contenti”, così come non sempre si può vivere un amore, anche se è grande, sconfinato… però, il rimpianto di non averlo vissuto sarà sempre più grande dell’amore stesso, come canta Modugno in queste strofe: “Non ho capito niente del tuo amore ed ho gettato via inutilmente l’unica cosa vera della mia vita: l’amore tuo per me” ….