Una storia, quella del “ Caffè più antico della città”, come ci dice Alberto Landi, curatore de “Al Bicerin” , che affonda le sue radici in un tempo lontano.
Nato nel 1763, lo storico locale è ospitato dal 1856 al piano terra dell’elegante palazzo antistante il Santuario della Consolata, a Torino, città nella quale Al Bicerin: “Rappresenta, da secoli, una sicurezza”, come dichiara Alberto Landi, il quale sottolinea un altro aspetto importante: “Nella scelta delle materie prime ci facciamo guidare dal senso profondo e dalla fedeltà alle nostre tradizioni e alle antiche ricette che si riflettono nella qualità dei nostri prodotti”.
La “merenda regale” a base di bicerin, torta, biscotti al burro (foto per gentile concessione de “Al Bicerin”)
Oggi come ieri, infatti, i torinesi, ma anche i turisti italiani e stranieri, sono accolti in un ambiente caldo e confortevole, ricco arredi in legno, di specchi, di lampade e di scaffalature progettate appositamente per ospitare i numerosi vasi di confetti.
Gli interni del locale (Foto per gentile concessione de “Al Bicerin”)
La bevanda con la quale torinesi e turisti amano coccolarsi è il bicerin a base di caffè, cioccolato, crema di latte e servita rigorosamente nei bicerin, piccoli bicchieri di vetro, dai quali, appunto, prende il nome.
Il bicerin (Foto per gentile concessione de “Al Bicerin”)
Tra i personaggi che abitualmente hanno frequentato “Al Bicerin”, un nome che ha fatto la Storia d’Italia: Camillo Benso Conte di Cavour, il quale sorseggiava la bevanda mentre attendeva la famiglia in visita al prospiciente Santuario della Consolata.
Il ritratto di Camillo Benso Conte di Cavour (foto per gentile concessione de “Al BIcerin”)
“Al Bicerin” vanta anche un altro primato: è stato il primo locale a conduzione femminile e l’unico dove le donne potevano entrare a gustare vermouth e rosolio.
Altri frequentatori dello storico caffè torinese, sono stati: Alexandre Dumas padre, nel periodo del suo soggiorno nella città della Mole, Friedrich Nietzsche , il compositore Giacomo Puccini, gli scrittori Guido Gozzano, Italo Calvino, Umberto Eco, e i torinesi Erminio Macario, l’ Avvocato Gianni Agnelli, il re Umberto II con la consorte Maria Josè.
La Torta Bicerin (foto per gentile concessione de “Al Bicerin”)
Non solo politica e letteratura, “Al Bicerin” è stato amato anche dal cinema, non a caso è stato il set di molto film, tra questi “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, e “Ciao ragazzi” di Liliana Cavani.
A rendere così unica la bevanda del bicerin è la cioccolata che cuoce lentamente per ore in particolari pentole di rame, secondo un’antica tradizione, non a caso nel 2001 la Regione Piemonte ha inserito proprio il bicerin nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione.
Le tradizionali pentole di rame (foto per gentile concessione de “Al Bicerin”)
I frequentatori del locale possono gustare, oltre al bicerin, anche l’omonima torta glassata, a base di caffè e cioccolata, nonché il Liquore Regale , la torta di nocciole, il toast al cioccolato e i biscotti al burro.
La torta alle nociole (Foto per gentile concessione de “Al Bicerin”)
Alessandra Fiorilli