Il bruxismo è una parafunzione dinamica del sistema masticatorio, estremamente diffusa nella popolazione adulta e legata allo stress. I clinici del settore odontoiatrico hanno da sempre notato l’usura e l’abrasione dei denti legata alla funzione masticatoria, alla tipologia di alimentazione e tipicamente correlata con l’età del paziente. Negli ultimi decenni sono molto aumentate le perdite di sostanza dentale a livello della superficie masticatoria, non correlate alla tipologia di alimentazione, di grado elevato e non legate all’età anagrafica, non uniformi nella loro localizzazione e soprattutto coincidenti nei denti dell’arcata dentale opposta. Queste lesioni dei denti sono dovute al bruxismo, ovvero al frizionamento dei denti l’uno contro l’altro senza interposizione di alimenti durante movimenti mandibolari selettivi di protrusione e/o lateralità. Questi movimenti sono raramente sotto il controllo della volontà, ed in tal caso il paziente ne è cosciente, molto più frequentemente non sono sotto il controllo della volontà e avvengono durante il sonno profondo.
I denti, pur mantenendo la funzione primaria di barriera epiteliare (hanno la stessa origine embrionale della cute), hanno anche una struttura che gli permette di adempiere alla funzione meccanica masticatoria. Si intende per sistema masticatorio l’insieme di elementi dentali (naturali od artificiali), muscoli, tendini, nervi ed articolazioni che esplica la funzione masticatoria.
Si parla di parafunzione occlusale, quando questo sistema viene attivato non per le finalità strettamente connesse all’alimentazione ed alla triturazione del cibo. Le parafunzioni possono essere sia statiche che dinamiche. Il bruxismo è una parafunzione dinamica; si può presentare transitoriamente nei bambini durante la dentizione mista ma, più tipicamente, si presenta negli adulti con un andamento discontinuo e fortemente correlata alla presenza di condizioni di stress, alla presenza di alcuni tipi di malocclusione dentaria ed alla presenza di una tipologia facciale e muscolare particolare. Studi elettromiografici hanno evidenziato che il bruxismo si verifica soprattutto di notte e nella fase del sonno profondo (REM). Il paziente adulto bruxista, pur in maniere non costante, digrigna per tutta la vita.
Il bruxismo si accompagna sempre ad abrasione patologica degli elementi dentali coinvolti che possono diventare ipersensibili oppure, nei casi più gravi, diventare necrotici dando luogo a complicanze infettive.
La parafunzione del bruxismo, non essendo legata ad esigenze funzionali, altera la normale fisiologia del sistema masticatorio con possibili danni e conseguenti sintomi a carico di uno o più elementi del sistema; denti, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli masticatori e loro antagonisti. Il bruxismo può inoltre avere influenza negativa sul decorso di altre malattie odontoiatriche quali la malattia parodontale, la carie e le disfunzioni cranio-cervico-mandibolari.
Cosa fare, dunque? Vi sono sufficienti evidenze cliniche e scientifiche che permettono di affermare che, ad oggi, l’insorgenza di una parfunzione occlusale non può essere prevenuta. Altrettante evidenze mostrano che il decorso della parafunzione e la prevenzione dei danni secondari può essere influenzata positivamente dalla correzione di tutte quelle malocclusioni caratterizzate dalla dislocazione posteriore della mandibola. In pazienti che hanno parafunzione occlusale qualsiasi presidio che impedisca meccanicamente la parafunzione stessa risulta inefficace, mal tollerato e foriero di possibili complicanze che sono peggiori dei danni procurati dalla parafunzione stessa. E’ questo il caso dei dispositivi universali presenti in commercio. Il buon senso indica che in presenza di bruxismo ci si debba rivolgere a persona competente ed esperta, che sappia fare una diagnosi accurata, che valuti con attenzione le caratteristiche individuali della parafunzione e che abbia i mezzi per realizzare un dispositivo totalmente individuale sulle caratteristiche anatomiche del paziente, sulle caratteristiche individuali degli elementi coinvolti dalla parafunzione del sistema masticatorio e sui sintomi del paziente. Questo dispositivo individuale non impedisce la parafunzione ma permette al paziente affetto da bruxismo di digrignare bene, limitando e controllando i danni agli elementi del sistema masticatorio.
Dottor Alfredo Rossi