Mister Neno Cesarini ci parla della sua passione per il calcio

 

“La passione per il calcio? L’ho sempre avuta, sin da bambino, quando, insieme gli amici, con i quali abbiamo condiviso l’infanzia,, giocavamo a pallone fuori casa”, così inizia il suo racconto Mister Neno Cesarini, il cui nome è da sempre legato al gioco del calcio.

Neno Cesarini in una sua foto (per gentile concessione).

“Purtroppo non ho mai avuto la possibilità di scendere in campo con la maglia del Nettuno, la mia città natale, perché io militavo con gli Allievi e a Nettuno non c’era questa categoria”.

Erano tempi, quelli della gioventù di Neno, dove il campanilismo tra le due città limitrofe di Nettuno ed Anzio era particolarmente forte, tant’è che lo stesso Neno, pur se con il sorriso sulle labbra e con un pizzico di ironia, ci racconta come sia approdato nella squadra degli Allievi neroniani: “Mi avevano detto che se volevo continuare a giocare in zona, l’unica possibilità era di andare con l’Anzio, ma io ero un po’ titubante, fino a quando il grande Mister Biti, conosciuto con il soprannome di “Mago del Tirreno” venne a trovarmi nel negozio di mio zio e mi convinse a seguirlo. Sono stato l’ultimo ad andare via dall’Anzio…è stato un bel periodo della mia vita”.

E nella città neroniana Neno torna qualche anno più tardi: “Dopo aver conseguito, nel 1985, il patentino da allenatore”.

Neno, nel suo ruolo da Mediano, è bravo, così bravo da avere l’occasione di andare a giocare in Serie C: “Purtroppo, e questo rimarrà per sempre il mio più grande rimpianto, ho avuto un alterco con un arbitro…ho sbagliato, me ne sono reso conto subito, ma avevo l’irruenza dei vent’ anni e, in un solo istante, ho bruciato una grande possibilità”.

Ma neanche questo incidente riesce a tenere Neno lontano dai campi di calcio: “Non mi sono mai fermato, e come Mister ho ha alle spalle ben 33 campionati, divisi tra le squadre dell’Anzio, dal quale è cominciato la mia esperienza di allenatore, del Lavinio e del Nettuno, dove attualmente alleno il Settore Giovanile del Virtus Nettuno”.

Da quattro anni Neno ha lasciato la prima squadra per dedicarsi alle nuove leve: “E’ un’esperienza bellissima, quella che sto vivendo insieme a questi ragazzi, i quali che si allenano con passione ed impegno tre volte a settimana.  Stare con loro mi fa sentire giovane, è bello vederli crescere, ma devi essere presente e fare anche un po’ da “psicologo” come ripeto sempre”.

Una vita per il calcio, dunque, quella di Neno, il quale conclude dicendo: “Non riesco ad allontanarmi proprio dai campi da gioco: è la mia passione”.

Alessandra Fiorilli