Sulle onde del mare, arriva oggi la protagonista del nostro “Alfabeto dei Ricordi”: la N come NAVE. Il nostro pensiero va e si posa su quegli sguardi persi, su quegli occhi umidi, sui bagagli affastellati sulle banchine, su quei bambini che lasciavano le loro povere case, su quegli uomini e su quelle donne che invece, lasciavano in Italia qualcosa di più: lasciavano tutti i ricordi che li avrebbero fatti piangere durante la lunga, quasi interminabile, traversata dell’oceano. E su quella banchina dalla quale la NAVE salpava, i nostri emigranti lasciavano il loro cuore e chissà quanti anni ci sarebbero voluti per sentirsi a casa in una terra straniera, con una lingua che non si capiva e tradizioni così diverse da quelle italiane. Ma la speranza per un futuro migliore li chiamava a gran voce e loro andavano… andavano e scivolavano via, verso una nuova e sconosciuta meta, a bordo di quella NAVE, mentre le lacrime avevano lo stesso sapore dell’acqua dell’oceano…